Quelli grossi dalle parti di Orlando...

Non basterebbero le parole di C-Web per commentare l'apocalisse che negli ultimi 20 anni ha sconvolto l'Orlando del basket.

In vent'anni i Magic si sono giocati i due centri piu' dominanti della lega, Shaquille O'Neal e Dwight Howard, che nelle ultime ore e' stato ufficialmente presentato alla sua nuova squadra, nientepopodimeno che gli stessi Lakers che avevano "rubato" Shaq oramai 3 lustri fa agli stessi Magic.

Oltre al danno, la beffa: sia Howard che Shaq sono stati le ultime superstar capaci di portare i Magic a delle finali NBA - con risultati imbarazzanti, peraltro - e non appena Shaq si sposto' ai Lakers non ci volle molto affinche' i gialloviola potessero festeggiare non uno, non due, bensi' tre titoli NBA consecutivi, e al giorno d'oggi ci sono i presupposti per sperare che i Lakers strappino un titolo nelle prossime due stagioni.

Orlando riceve in cambio un bel po' di scelte al draft ( protette! ) e l'amaro in bocca nel realizzare che puoi avere i giocatori buoni, ma se il tuo management gioca a fare l'Isiah Thomas di turno - non il giocatore, ma il rompi-squadra che abbiamo visto a NYC - non vai molto lontano.

All'epoca di Shaq i Magic avevano un'ottima squadra, ma complici i continui capricci tra The Big Aristotle e la madre di Tracy McGrady ( Penny Hardaway ) ed una squadra a Ovest che aveva un rooster da capogiro - parlo dei Rockets di Cassel, Drexler, Olajuwon, Horry, Elie, ... - spensero i sogni di titoli dalle party di Disneyland.

Il vuoto. Per parecchi anni.

Di mezzo ci sono Sofoclis Shortsanidis (qualcosa del genere, e' greco), Eddy Curry, ed un'altra vastita' di Big Men che in giro per l'NBA non riescono a replicare nemmeno il 5% della forza di O'Neal. Per parecchi anni.

Poi, vah checchulo, Orlando fa talmente schifo che al draft 2004 si possono permettere di chiamare al No. 1 un cicciobello muscoloso che viene direttamente dall'high school, tale Dwight Howard.

Il resto e' storia: Orlando mette insieme una buona squadra, da a DH un supporting cast fatto di Jameer Nelson, Rashard Lewis ed uno strepitoso Hedo Turkoglu - che in quegl'anni difende come Scottie Pippen e segna come Jerry West - per arrivare alle finali NBA.

Sotto 2 - 1, gara 4 a Orlando, si perde in overtime.

I Lakers - mortacci loro, ancora - tornano a casa sul 3 a 1 e non c'e' pieta' per i Magic. Bye bye golden rings.

Il resto e' storia: altri annoi di buio, Turkoglu torna umano, Lewis si ricorda che viene pagato con un contratto garantito tipo 20 milioni l'anno e quindi puo' anche giocare come Pollard che tanto il contratto non glielo toccano, e BUM. Howard e' ai Lakers.

Il resto, devono ancora scriverlo.