E' passato oramai piu' di un anno e mezzo da quando, sbarbato, me ne partivo, in sella alla ZZR, da Codroipo verso Roma.
Fortuna volle che Codroipo mi dimostro' il suo bene in nemmeno 5 minuti: e la ZZR e' per terra, insieme a me, ad una rotonda... :-)
Ma insomma, siamo programmatori, gente pragmatica: noi gli imprevisti li si debugga, mica subisce. Eccosi via, si riapre il garage e si prende l'ER; la ZZR per vedere Roma aspettera' qualche mese...
Le lingue ufficiali qua sono 3, in ordine di diffusione e quindi importanza: romano, terrone ( in cui identifico in maniera spicciola qualsiasi cosa si parli da Latina in giu, senza offesa, solo per dare un'idea di quanto Roma sia piu' influenzata dal sud che dal nord ), italiano. Pronuncie nordiste bandite.
Ed e' forse quest'atmosfera piu' meridionale l'elemento che piu' attira e affascina di Roma: sinceramente mi trovo piu' a mio agio qui, in un meltin'pot declinato all'italiana che in un ambiente piu' ristretto.
Per il resto la dimensione romana tiene estremamente conto del fatto che sei uno di 5 milioni, con vantaggi e svantaggi:
- the fuzz non si arrabbia troppo spesso se fai casini per strada
- aspetta e spera un documento dal comune
- il dottore manco vuole vederti in faccia per farti una ricetta
e potrei continuare per ore, senza senso: una citta' Grande va vissuta prima o poi.
Non che io, da quando sia qua, sia rimasto la bestia sociale che qualcuno conosceva, anzi, direi piuttosto il contrario, dato che la citta' mette un po in soggezione e, allo stesso tempo, per me la carriera ha una priorita' disumana, anche sui bisogni primari che condividiamo noi mammiferi :)
Penso da almeno 6 mesi ad un post con gli obiettivi under30, ma voglio aspettare e giocarmelo bene, anche perche' molti ai quali ho pensato non credo sia legali trasporli su un blog pubblico :)
Quello che importa, almeno fino ad adesso, e' che sembra che i consigli dell'omo di casa, quello che diceva di non fare quello che faceva lui, hanno dato i loro frutti, che il "non ce la faccio piu' a stare in questo buco" si e' tramutata in un'azione reale ( e, che fortuna non solo per me: ricordo come l'amico Antonio riusci' a partire per il Brasile, e che quando torno' indietro inizio' a riprogrammare il suo esilio dopo nemmeno una settimana :) ) e che dopo diverse batoste, si inizi a pensare di aver messo la propria vita sui binari giusti.
Per il resto, rimango un cazzaro.