Alter Bridge a Roma, forse mi aspettavo di più...

Ho appena finito di riscuotere il regalo di compleanno che mi è stato fatto da Silvia, ovvero la visione degli Alter Bridge all'Atlantico, ormai meta fissa per il binomio io - concerti romani.

Al di là di un acustica che per la prima volta mi ha deluso ( all'atlantico gli Alice In Chains furono capaci di una grandissima performance corredata da un ottimo sound ) e dei problemi vocali del singer ( "kinda sick" dice lui, "sorethroath" diranno due fan sfegatate  - di Spokane -  conosciute dopo il concerto ) devo ammettere che mi è piaciuto abbastanza il concerto.

Non smentisce l'impressione che ho del post grunge, ovvero, per descriverlo con parole non mie "un mucchio di femminuccie che mostra le corna ed usa il distorto cantando quanto è succube dei sentimenti verso la proprio donna" che effettivamente, anche se così è crudo, descrive in maniera semplicistica ma efficacie quanto si è sentito.

Tecnicamente, Philllips ha avuto un monologo col raid, ma essendo stata una performance più tecnica che emotiva ho potuto carpire qualche cosetta che potrà tornarmi utile.

Domenica suoneranno i Deftones, ho visto durante il concerto il volantino: chissà se non sarà l'occasione per rivedersi all'atlantico...

[UPDATE] L'amico Giorgio, che ho incontrato al concerto agguerritissimo ( = in modalità fotografia ) ha un report fotografico dell'evento: