Con due giorni di pausa, stare a casa a Dubai non era un'opzioni, quindi sono convolato a nozze con un po' di relax nelle desolate lande di Ras Al Khaimah.
La nostra meta' e' stato il Banyan Beach Club resort, posto caruccio (alla vista e al portafoglio) ma che sicuramente meritava uno sguardo: 1h/1h30m di auto da Dubai e ci si arriva facilmente, a meno che non ti sbagli e' finisci al Banyan Tree, resort della stessa catena ma collocato in mezzo al deserto.
Chiaramente, noi siamo finiti li.
Vabbe, persi 20 minuti per ridirigerci verso la nostra meta siamo finalmente arrivati al Beach Club, all'entrata di RAK, dove la nostra villa ci aspettava nel bel mezzo di una giornata soleggiata.
La dotazione che mettono a disposizione con la formula "base" e' una villa, piscina infinity riscaldata e "privata", una kabana e tutti gli accessori possibili ed immaginabili, piu' un servizio squisitamente disponibile.
Il tutto e' chiaramente pensato per fornire privacy e accogliere nel migliore dei modi gli ospiti, anche se leggendo su tripadvisor qualcuno che ha provato a divertirsi in piscina di notte qualche sorpresa l'ha avuta.
La fortuna, per noi, e' stata quella di beccare un periodo - dopo San Valentino - che in realta' coincide con molta calma, per cui non c'erano molte persone in giro e quelle poche che c'erano preferivano godersi la vita all'interno della villa (come biasimarli :)).
Il non voluto ma sinceramente apprezzato risultato e' stato godersi spiaggia e mare in solitudine, quasi fosse li tutta nostra.
Piccola nota: questi geni, per 300 euro a notte, ti includono solo la colazione, ed il resto (cena - minibar e cazzate varie) e' chiaramente uberexpensive: fatti due calcoli sono volate 3100 gocce del mio sangue, che equivalgono a 630 euro, per un par de giorni.
300 li caricano per la camera, 100 vanno via per il late checkout e il resto e' diviso tra sheesha sulla spiaggia e minchiata che mi divoro, dato che sono il solito maiale.
Oh, meritati tutti, se proprio lo devo dire: non avendo esperienza coi resort e' facile che mi fomenti con il nulla, ma devo dire che sono tornato al 100% dall'esperienza, che mi serviva anche come libero sfogo dopo un par de mesi particolarmente pressanti al lavoro, fortunatamente nel dimenticatoio, ora.
E per chiudere in bruttezza, il ritorno a Dubai mi ha visto partecipe di un gioco alquanto bizzarro in cui sono veramente una pippa: Jenga.
3 round, tutti persi.