RESTful in 5 minuti, buona la prima

Con diffidenza mi capita sottomano un'articolo su REST di HTML.it.

Ben fatto: senza troppe pretese spiega molto coscentemente le basi di REST e lancia un'occhiata pure all'HATEOAS, invisibile a molti.

Complimenti all'autore: sara' mai la buona volta che in Italia ci facciamo una cultura a riguardo... Giusto ieri un'amico mi parlava di un ente accreditata a lavorare con molte PA, sul tema interoperabilita', che si e' invischiato in quella brutta brutta cosa chiamata SOAP riuscendo perfino a non trovare un MCD per far comunicare client i vari enti: per farla breve, nelle buste, se recuperavamo una persona dal comune A arrivava con certi parametri, dal B te lo sognavi uguale...

Ah, e pensare che REST l'ha risolta 10 anni fa questa problematica con self-descriptiveness!

REST in peace al codemotion 2011

Nel caso te lo fossi perso Dato che sicuramente te lo sei perso, considerato che ho il seguito che avrebbe un venditore di frigoriferi al polo nord, terrò un talk intitolato REST in peace al codemotion 2011.

Di cosa parlerò?

Robaccia, soprattutto.

Ma, in fondo a questa robaccia, ci sarà il tempo di vederci il Richardson Maturity Model, Varnish, ESI e perchè un'architettura REST ti aiuterebbe ad abbandonare tutte le soluzioni di caching inventate finora sul web.

Spero, con questo talk, di iniettarti l'idea di costruire non più applicazioni stratificate, bensì architetture tali.

ORM, questo sconosciuto

No, non parlo di Doctrine o simili :)

L'ORM a cui mi riferisco è l'online reputation management, disciplina quantomai affascinante che il carissimo Simone sta guidando con eccellenza all'interno di DNSEE.

Sembra uno spauracchio, ma sapere che le multinazionali o piccole imprese che siano ci tengano a tracciare il loro sentimento sulla NET a me fa piacere: vuoi dire che noi consumatori abbiamo un enorme canale per far sentire la "nostra" verso le aziende.

Ti sembra poco? Pensa al boom della new economy: tante firme che si mostrano sulla rete.

E pensa ad oggi: tante firme che invece che mostrarsi ricevono feedback su di sè in rete.

Come internet catalizza i cambiamenti...

Figo il pulse di dnsee

Solitamente non mi slancio in cerimonie auto-celebrative ( e quando dico auto intendo dell'azienda per cui lavoro, non me stesso medesimo in persona ) ma il nuovo pulse di DNSEE me piace na cifra.

Max lo definisce così:

In Dnsee, l'agenzia digitale della quale sono direttore creativo, lo chiamiamo PULSE, è il flusso dei blog di chi lavora in agenzia e di chi ci piace, di chi ha qualcosa di interessante da dire.

Ecco: se hai letto qualche recente news da queste parti credo che il pulse non potrà che catturare la tua attenzione nei prossimi mesi...

Ad Anversa, altro giorno 0

Eh si, un altro giorno 0 se visto in ordine cronologico inverso.

Oggi si riparte, saro' a Roma entro la serata, probabilmente distrutto dalle fatiche Franco-Fiamminghe.

Avrei voluto bloggare piu' in real time, ma la decisione di non portare con me il mio fidato lapdog e i risvolti social della conferenza hanno fatto si che non ci fossero molti pensieri rivolti all'alienazione per bloggare.

Spero, gia' in serata, di riuscire a presentare una summa tecnica e social, per permettere a chi interessato su piu' fronti di capire quanto questa conferenza sia all'altezza delle sue aspettative.

Intanto, beccatevi la consolle definitiva!

PS: Si, se qualcuno se ne fosse accorto non riesco a scrivere le lettere accentate, il Mac con la tastiera americana di Cirpo mi fa impazzire... :-)

Diagrammi, CMF e team

Quelli che vedi in foto sono David, Eugenio e Leonardo, intenti a discutere la progettazione di un CMF che stiamo per sviluppare.

Siamo stati insieme 3 giorni per un'intensa progettazione di quella che ora dopo ora si rivela un'architettura davvero interessante.

Vorrei porre particolare enfasi sul fatto che ieri, day 2, arrivato con diverse incertezze siamo riusciti, a 4 menti, a focalizzare diverse soluzioni a problemi che, effettivamente, rappresentavano una grossa incognita.

Ed ora, levate di torno le problematiche più grosse, lasciamo che i dettagli implementativi minori emergano.

Se ne fossi interessato, ho parlato proprio ieri di dettagli più tecnici, spiegando come intendiamo separare il CMS e il DSL, ovvero gli elementi del web e quelli del dominio del cliente; lato architetturale nulla di nuovo, lato implementativo ci sono diverse curiosità, come la scelta di fare dependency inversion tra oggetti del web e il loro contenuto, oppure un layer di persistenza, nel frontend, totalemente basato su NoSQL.